Vertine: il “Borgo murato” inespugnabile Stampa

Cari viaggiatori, preparatevi a gustarvi un paesaggio stupefacente, quello nascosto tra le verdeggianti montagne del Chianti.

Oggi scoprirete una piccola perla medioevale, un borgo antico, dove il tempo si è fermato grazie ad un’accurata opera di protezione e conservazione da parte delle istituzioni locali e di amore per la propria tradizione dei suoi abitanti ormai in via di estinzione.

Questo “borgo murato” con il suo castello possiede una caratteristica che lo rende unico: durante tutto il millennio della sua esistenza non ha subito distruzioni nè profonde trasformazioni, situazione perfetta per il fortunato viaggiatore, che si troverà ad osservare non una fittizia ricostruzione, ma bensì una realtà medievale completamente intonsa.

Che meraviglioso spettacolo!!! Mancano solo gli abitanti vestiti con abiti dell’epoca per credere di aver fatto la fine di Benigni e Troisi nel famosissimo film “Non ci resta che piangere”, quando dopo un notturno temporale estivo si erano ritrovati improvvisamente proiettati nel 1400, quasi 1500.

Vertine
Abbiamo notizie sicure del borgo di Vertine e del suo castello già dal dicembre del 1013, menzionato in alcuni atti pubblici, nominato insieme al castello di Montegrossi e Brolio, ma in verità altri documenti fanno risalire l’origine del castello già al 978, atti con cui Willa, madre del famoso Marchese Ugo di Toscana, donava alla Badia di Marturi: "in loco et finibus ubi dicitur Monte Milinaio prope Vertinule".

 

La zona dove è posto Vertine, cioè l’estremo limite nord orientale del Chianti a ridosso dei rilievi montuosi che agiscono da spartiacque con il Valdarno Superiore, è ricca di castelli e borghi fortificati, poiché questa zona, rappresentando il confine tra la Repubblica Fiorentina e quella Senese, fu costellato da costruzioni difensive atte a salvaguardare le numerose incursioni tra le due città nemiche.

Infatti il Comune di Firenze decise di costituire in quel territorio una lega a protezione dei suoi confini, un vero e proprio baluardo difensivo, che prese il nome di “Lega del Chianti”.

Vertine, grazie alla sua posizione strategica, fu il castello del Chianti con lo sviluppo murario e demografico maggiore tra gli altri borghi fortificati.

 

Vertine

 

Il borgo già dal 1035, lega la sua storia e la sua fortuna ad una prestigiosa famiglia di origine longobarda, quella dei “Ricasoli” che molti illustri personaggi donerà non solo alla Toscana ma all’Italia intera, come Bettino Ricasoli (due volte presidente del Consiglio dell'Italia unita, nel 1861 e nel 1866).

Il Repetti così riporta:

Avvegnachè sino dal novembre 1035 trovo nel luogo di Verune, giudicarla fiorentina, uno dei primi agnati della casa Ricasoli, quale era quell’Azzo del fu Geremia, il quale vendè varii beni ai suoi nipoti figli di Ridolfo.

I Ricasoli erano grandi proprietari terrieri del Mugello, che solo dopo sposteranno i loro interessi verso le zone del Chianti e del Valdarno Superiore (Brolio, Cacchiano, Meleto, Panzano, Mello, Cavriglia, Vertine, Ama, Spaltenna, Montegonzi, Monticioni, Castelnuovo e S. Marcellino di Avane, Montaio, Montecastelli, Rendola, San Leolino, Rietine, San Polo, Monteficalli, Selvole, Lucignano, Gaiole, Castagnoli, Barbischio).

La loro posizione di confine li mise in conflitto con tutte e due i Comuni suoi vicini, Firenze e Siena; infatti il primo cercava di impadronirsi dei castelli dei Ricasoli per avere ulteriori baluardi difensivi da porre come ostacolo all’ambizioni espansionistiche senesi, gli altri colpivano questi borghi fortificati poiché i Ricasoli erano feudatari fiorentini e quindi nemici di Siena.

Per tutte queste ragioni alla fine del 1200 la famiglia decise di inurbarsi a Firenze.

 

Piazzetta di Vertine

 

Nel 1202 risulta da alcuni documenti che il castello di Vertine fosse già nelle mani della famiglia dei Ricasoli, i quali erano stati, inoltre, scelti dalla Repubblica fiorentina come commissari del Chianti.

Ben presto questo castello fu più volte utilizzato dai Ricasoli come propria residenza.

Nel 1352 i Ricasoli proprietari di Vertine, figli di Arrigo Ricasoli vennero messi al bando dal Comune fiorentino per aver occupato senza consenso la Pieve di San Polo. Questo avvenimento viene descritto minuziosamente da Matteo Villani nella sua “Cronica” (Lib.II.c 64 e 70):

 

A questa stessa famiglia molto tempo dopo appartenevano i figliuoli di Arrigo da Ricasoli, i quali per aver occupato nel 1352 la Pieve di San Polo, vivente un loro zio pievano, furono messi in bando dalla Repubblica Fiorentina. Ma sapendo essi che gran quantità di vettovaglie de’ loro consorti erano riunite nel Castello di Vertine, entrarono furtivamente in questo, avendolo molto bene fortificato, di là si possono a scorrere quasi tutto il Chianti, ardendo le ville de’parenti nemici. In conseguenza la Signoria di Firenze ordinò che una mano di annali sotto condona del podestà si recasse nel Chianti per ridurre ad obbedienza ì ribelli Ricasoli. Ma quei giovani, avendo ancor essi qualche partito in Siena per lo favore che prestava loro Giovanni de’ Salimbeni, fecero poco caso della venuta delle truppe fiorentine, e cominciarono con le pietre e con le balestre a tenerle lontane dalle mura del castello.
Finalmente gli assediati vedendosi senza speranza di soccorso, trattarono della resa a patti onorevoli..

 

Tuttavia il bando ai Ricasoli fu velocemente ritirato nel 1353 grazie alla pace di Sarzana e permise alla famiglia di ritornare in possesso del “Borgo murato” fino all’età moderna.

- Nel 1342 Firenze, travagliata dalla guerra di Lucca, si era data in signoria a Gualtieri di Brienne, duca d'Atene, marito di una figlia di Roberto re di Napoli. La libertà di Firenze era in pericolo quando i Visconti riuscirono a impadronirsi di Bologna nel 1351 e solo la resistenza della fortezza di Scarperia salvò la città. Seguì la pace di Sarzana nel 1353 tra Firenze e Milano, peraltro durata pochissimo perché l'anno seguente Giovanni Visconti, dopo l'occupazione di Genova, riprese l'attacco contro Firenze. -

 

Scorcio di Vertine

 

Il Borgo di Vertine dovette subire un nuovo assedio nel 1477 da parte dell’esercito aragonese e dei suoi alleati papa Sisto IV e Siena.

Questi approfittando della Congiura dei Pazzi invasero il Chianti con numerose truppe ed iniziarono ad assediare tutti quei castelli che avevano formato la Lega del Chianti e che erano serviti come baluardi difensivi sin dal medioevo al Comune di Firenze.

Furono presi i castelli di Castellina, Cacchiano, Radda, Brolio e Rendine. Gli unici castelli che riuscirono a resistere all’assedio delle truppe nemiche furono quello di Vertine e di Castagnoli.

Ancora una volta l’antico Borgo si salvò dalla distruzione, rimanendo intatto fino al restauro ed al potenziamento delle fortificazioni avvenuto nel ‘500, che non apportò grosse modifiche al paese.

Vertine mantiene ancora adesso, quasi nella sua totalità, le mura di cinta medioevali: incastonato nelle mura troviamo uno dei più bei casseri in pietra della Toscana (veramente!), di forma rettangolare domina la porta ad arco acuto in pietra arenaria, probabilmente unica porta del borgo in epoca medioevale (adesso sono due).

 

Porta di Vertine

 

Le mura ed il torrione sono costruite con conci di pietra scura alternate con il bianco-grigio dell’albarese (pietra calcare marnoso: vedi facciata di San Lorenzo, Firenze) come le stesse abitazioni del borgo.

Inoltre il borgo offre la possibilità di vedere il vecchio castello, anche se adesso è di proprietà privata, e il suo splendido Torrione, situato nella parte nord del borgo.

 

Cassero all'ingresso di Vertine

 

All’interno del paese è visibile anche la Pieve di San Bartolomeo, risalente all’XI secolo.

La Pieve conserva al proprio interno dei frammenti di affreschi risalenti al XV secolo, di scuola fiorentina, come “L’angelo e la Vergine annunciata, una “Pietà”, “Vertine dalle sette torri” e i santi protettori contro la peste “San Sebastiano e San Rocco”.

 

Pieve di Vertine

 

Tutti gli anni a Vertine si tiene una divertente festa tra le antiche mura del borgo, dove, oltre ad un bellissimo mercatino colorato pieno di manufatti autoctoni, si potrà godere di spettacoli e concerti ed infine, ma non ultimo, la festa non è una festa senza la parte eno-gastronomica, ricca di prodotti tipici chiantigiani.

La festa del 2008 si tiene sabato 6 settembre, mi raccomando non mancate di visitare un luogo magico e soprattutto unico come il “Borgo murato” di Vertine!!!!!!

 

Festa di Vertine

 

Indicazioni: Sia se venite da Firenze che da Roma dovete lasciare la A1 all’uscita Valdarno; dopo dovete seguire l’indicazione per Montevarchi che si trova a solo 1,5 km dall’uscita. Arrivati a Montevarchi prendete le indicazioni per Cavriglia-Gaiole.

Percorsi 20 km arriverete a Gaiole in Chianti; da lì seguite le indicazioni per Vertine, che si trova nella collina a destra di Gaiole ad appena 1 km.

Se seguite queste semplici indicazioni arriverete a Vertine in 40 minuti senza problemi.

Buona ricerca!!!

 

 

Autore: Gianni Mafucci

 

 

Tramonto sulle colline del Chianti da Vertine